Vino Rosso Magnani (750ml)

 24,00 IVA inc.

Long Life Formula ®

COD: 100 000 754 Categorie: ,

Descrizione

Il vino ROSSO MAGNANI, prodotto in Italia (Marche) dall’Azienda Vitivinicola Ciu Ciu e imbottigliato per conto di Long Life Formula, si dimostra essere un prodotto robusto e eccellente, come evidenziato dai dati in Tavola 1.

(poli)-fenoli mg/litro 
Acido vanillico 2,5 
Acido meta cumarico 0,2 
Acidio para cumarico 7,3 
Acido gallico 59,6 
Acido ferulico(trans) 0,9 
Acido caffeico 20,0 
Cis-resveratrolo 0,6 
Trans  resveratrolo 9,7 
(-) – epicatechina 42,33 
(+) – catechina 50,04 
Morina 1,1 
Quercetina 3,3 
Cis-polidatina 0,9 
Trans-polidatina 4,2 
Gradazione (%) 15 
TEAC:Trolox: mmol/L (Trolox equivalent antioxidant capacity): misura il potere antiossidante totale.  16,9 
GAE: mg/L  (gallic acid equivalents): misura il contenuto di polifenoli totali) 2340 
CE: mg/L  (Catechin equivalents): misura il livello di catechine. 650 
ZONA GEOGRAFICA DI PRODUZIONE: comune di Acquaviva Picena ed Offida, provincia di Ascoli Piceno
TERRENO: terreno di medio impasto tendente all’argilloso
ALTITUDINE: 300 metri sul livello del mare
SISTEMA DI ALLEVAMENTO: cordone speronato
VENDEMMIA: fine ottobre
VITIGNI: 100% Montepulciano
VINIFICAZIONE: fermentazione sulle bucce per 20 giorni, segue poi la fermentazione malolattica
STAGIONATURA: 30% in barrique, il restante 70% in piccole botti di legno da HL 10 per circa 12 mesi
AFFINAMENTO: 6 mesi in bottiglia
CARATTERISTICHE ORGANOLETTICHE
Colore rosso con riflessi viola Profumo denso ampio lievemente vanigliato Sapore ricco di corpo e morbido Grado Alcolico 14,5%

Il vino rosso è particolarmente ricco di fenoli e poli-fenoli (Tav. 1), validi antiossidanti, che contribuiscono anche alle proprietà organolettiche del vino: colore, profumo, stabilità e conservazione nel tempo. Il loro contenuto dipende da vari fattori, quali il “cultivar” e la qualità delle uve, il clima caldo e assolato, la vendemmia tardiva e la tecnica estrattiva (pressatura a caldo, il trattamento enzimatico pre-fermentativo, la fermentazione con le bucce, il periodo di macerazione e la gradazione alcolica raggiunta.  La produzione di alcol nella fermentazione distingue il vino da altre fonti di polifenoli: l’attività metabolica dei microrganismi non si limita alla trasformazione dello zucchero in alcol, ma comporta anche alterazioni a carico dei poli-fenoli e, inoltre, la presenza di alcool influenza il grado di estrazione di questi composti dalla matrice vegetale e il loro assorbimento nel  tratto gastrointestinale. Le numerose proprietà benefiche, dietetiche e terapeutiche del vino rosso, non riscontrabili in altre bevande alcoliche vengono attribuite al loro contenuto in fenoli e poli-fenoli, che possono essere suddivisi in 3 classi:

  • non flavonoidi, quali acidi caffeico, fumarico, cumarici, ferulico,   ecc.) , 
  • flavonoidi (flavo noli -quercetina, rutina, miricetina, ecc.- e flavan-3-oli –catechina, epicatechina, nonché loro polimeri, quali proantocianidine e antocianine-. Queste ultime sono responsabile del colore dei vini rossi
  • triidrossistilbeni, quali tran-veratrolo, cis-veratrolo e  loro glicosidi.

Queste molecole hanno una concentrazione molto più alta nei vini rossi che nei vini bianchi. Dopo un periodo di una decina di anni, in cui si è cercato di attribuire, per motivi commerciali ed extra scientifici, al solo trans-resveratrolo, trovato oltretutto in ridotti livelli nel vino rosso, tutte le numerose proprietà benefiche del vino rosso, ci si è resi conto che queste sono essenzialmente da attribuirsi a flavonoidi, quali, quercetina, catechina, epicatechina, cianidine, proantocianidine oligomeriche (OPCs o picnogenolo) e antocianine, che sono in grado di:

  • agire da “scavengers” sulle specie reattive ossidanti;
  • prevenire alterazioni vasali, quali insufficienza venosa, fragilità capillare, retinopatia    diabetica e degenerazione maculare, rinforzando le pareti dei vasi, e migliorando la circolazione periferica;
  • prevenire il rischio di malattie cardiovascolari, riducendo le LDL (“low density lipoprotein”) o ”colesterolo cattivo”, incrementando le HDL (“high-density lipoprotein”) o colesterolo buono e mitigando, in ultima analisi,  gli effetti dannosi di alti livelli plasmatici di colesterolo sul cuore e sui vasi.  La causa principale  degli attacchi al cuore e dei dolori da angina è la mancanza di ossigeno causata da trombi e placche ateromatose che ostruiscono le arterie. L’ alcol del vino ha proprietà anticoagulanti che riducono la formazione dei trombi, diminuendo i livelli di fibrinogeno e inibendo l’ agglomerazione delle piastrine. Gli effetti anticoagulanti del vino durano circa 24 ore dopo l’ assunzione e possono essere amplificati nei forti bevitori, che finiscono con il diventare “ultra-anticoagulati” e a rischio per colpi apoplettici (“strokes”) e sviluppare pericolose aritmie cardiache. Inoltre, l’ eccessivo consumo può aumentare la pressione ematica (ipertensione) e i livelli del colesterolo, oltre che indebolire il muscolo cardiaco; 
  • ridurre la pressione ematica inibendo l’ endotelina-1, una proteina responsabile della vasocostrizione;
  • diminuire gli effetti dannosi del fumo sullo strato di cellule endoteliali dei vasi;
  • prevenire l’ inizio e la progressione dell’ateriosclerosi, che parte quando le arterie cominciano a perdere la capacità di rilassarsi. Alcol e polifenoli del vino operano in sintonia e sinergia per mantenere in buona salute ed elastiche le pareti arteriose promuovendo la stimolazione della sintetasi endoteliale  e quindi la sintesi dell’ ossido nitrico, il fattore chimico rilassante dei vasi e regolatore del tono vascolare;
  •  inibire elastasi e collagenasi, che degradano collagene e tessuto elastico;
  • indurre l’ apoptosi su culture di carcinoma del seno e inibire la formazione di metastasi;
  • ridurre il rischio di calcoli renali e della cistifellea;
  • esplicare effetti neuroprotettivi riducendo il rischio di contrarre la malattia di Alzheimer e demenza senile.  Può accelerare il declino della memoria in coloro che soffrivano di alterazioni cognitive.  La ragione dei potenziali effetti benefici, che si ripercuote anche sulla personalità e sul comportamento, può essere attribuita a fattori psicologici e sociali e allo stile di vita dei bevitori moderati (dieta congrua, esercizi fisici, maggior cultura, ecc. Uno studio effettuato sugli alcolisti sostiene che l’ eccesso di vino danneggia l’ ippocampo in grado superiore rispetto ad altre bevande alcoliche;
  • mostrare un effetto antibatterico sull’ “Helicobacter pylori”attribuibile soprattutto all’ alcol. Uno studio tedesco ha dimostrato che i non bevitori presentavano una infezione da “Helicobacter pylori” di poco superiore a quella dei bevitori moderati di vino o di birra.  L’ attività antibatterica è svolta anche dai vini rossi e bianchi su ceppi di “Streptococcus”;
  • prevenire la degenerazione maculare a causa delle proprietà antiossidanti e anticoagulanti;
  • prevenire il diabete di tipo 2;
  • ridurre il rischio per alcuni tipi di cancro, quali polmone, ovaie, prostata, esofagei (adenocarcinoma e il precanceroso Barrett), linfoma non Hodgkin, seno, faringe e fegato.